Chiedersi se l’alleanza familiare tra suocera e nuora sia vincente è una riflessione autentica e pedagogica sul legame intergenerazionale tra donne. L’obiettivo non è negare le difficoltà, ma comprendere come superare i conflitti e creare nuove possibilità relazionali.
Quando parlo di alleanza familiare, intendo una forma di cooperazione affettiva e relazionale tra generazioni — non un’assenza di conflitti, ma la volontà di affrontarli con rispetto e consapevolezza.
C’è un filo invisibile che unisce donne di epoche diverse, spesso intrecciato tra silenzi, incomprensioni e attese.
Quel filo passa, a volte, tra due figure: suocera e nuora.
Un binomio che, nella narrazione comune, evoca distanze, ma che può diventare alleanza.
Spesso questo legame viene raccontato attraverso stereotipi: rivalità, incomprensioni, diffidenza.
Ma se provassimo a guardarlo da un altro punto di vista?
Questo articolo nasce da una riflessione personale e professionale. E da una convinzione: anche tra differenze profonde può nascere un’alleanza educativa e affettiva, capace di rafforzare il benessere di tutta la famiglia.
Lo so perché, nella mia storia, non è stato così.
Alleanza familiare: Quando la Relazione si Complica
Tra me e mia suocera c’erano più di 35 anni di differenza.
Due mondi lontani, due storie segnate da epoche irripetibili: lei cresciuta durante il fascismo e nel dopoguerra, io nell’Italia post-femminista.
Diversi i riferimenti culturali, l’educazione ricevuta, le abitudini quotidiane, perfino il modo di esprimere le emozioni.
Eppure, eravamo entrambe donne. Entrambe madri.
Non è bastato.
Il peso delle famiglie d’origine, l’assenza di un compagno capace di fare da ponte tra noi, e la difficoltà a costruire una distanza sana e rispettosa hanno contribuito a incrinare la mia relazione coniugale.
A rafforzare questa percezione non è solo la mia esperienza.
La psicologa di Cambridge Terri Apter, in uno studio su 163 persone, ha rilevato che oltre il 60 % delle donne sposate considera la relazione con la suocera fonte di stress duraturo, contro appena il 15 % degli uomini.
Un dato significativo, che evidenzia come questo legame femminile sia spesso il più teso e complesso tra le relazioni familiari.
👉 Fonte: Leggi l’articolo completo di Terri Apter
Ma il punto non è cercare colpe.
Il vero nodo è l’assenza di strumenti per affrontare le differenze, e la fatica nel dare un nome alle emozioni che emergono quando generazioni, valori e visioni della famiglia si incontrano — o si scontrano.
Alleanza familiare possibile? Sì, ma serve un cambio di sguardo
Non tutte le relazioni tra suocera e nuora sono destinate al conflitto.
Esistono anche forme di solidarietà silenziosa tra donne, capaci di generare fiducia e rispetto all’interno della famiglia, anche in modi inattesi.
A volte, queste alleanze non si costruiscono tra suocera e nuora, ma attorno a loro: tra figure femminili adulte che, pur non essendo legate da vincoli diretti, si riconoscono nel desiderio comune di custodire un equilibrio familiare.
Due donne che si ascoltano, si rispettano nei tempi e negli spazi, senza invadere.
Quando si mette da parte il bisogno di controllo e si lascia spazio alla relazione, qualcosa si scioglie.
E in quel clima più disteso, anche il legame madre-figlio, o nuora-suocera, può respirare meglio.
Anche la ricerca lo conferma.
Uno studio condotto da Christine E. Rittenour e Jordan Soliz (2009) ha coinvolto 190 nuore e ha rilevato che, quando la suocera condivide esperienze personali e adotta uno stile comunicativo autentico, si rafforza il senso di appartenenza familiare e si favorisce un clima di fiducia e complicità.
Questo tipo di narrazione contribuisce a migliorare la soddisfazione relazionale e a promuovere comportamenti di supporto all’interno della famiglia.
👉 Fonte: Communicative and Relational Dimensions of Shared Family Identity…, ResearchGate

Uno sguardo pedagogico: il contesto originario conta
Ogni alleanza familiare si costruisce anche sulla base delle storie che ci precedono.
Le immagini interiorizzate di madre, padre, donna e uomo influenzano profondamente i nostri legami, anche quando crediamo di essercene affrancati.
Nella mia esperienza, ho osservato quanto le differenze educative e culturali tra generazioni — tra mia madre, figlia di una maestra emancipata, e mia suocera, ancorata a un modello più tradizionale — abbiano inciso non solo sulle loro relazioni, ma anche sulla mia, di coppia e di madre.
Oggi molte coppie si definiscono paritarie, ma senza una riflessione sulle proprie radici, anche i legami più solidi possono vacillare.
Riconoscere ciò che ci portiamo dentro è il primo passo per costruire un’alleanza familiare consapevole, capace di evolversi attraverso le differenze.
Non serve a cercare colpe, ma a comprendere, scegliere e trasformare.
👉 Ne parlo più approfonditamente in questo articolo su cosa significa sposarsi oggi, tra aspettative, differenze e possibilità di crescita condivisa.
Perché l’Alleanza tra Donne è un Atto Politico e Pedagogico
Sì, politico.
Perché ogni volta che due donne si alleano — in famiglia, nella società, nella scuola — si crea uno spazio di cura che contrasta la logica della competizione.
Un gesto silenzioso ma rivoluzionario, che cambia il modo di abitare le relazioni.
Quando:
- una suocera e una nuora scelgono di parlarsi invece che spiarsi,
- si contengono con rispetto, anche senza somigliarsi,
- si accettano senza giudicarsi…
non solo si rafforza la relazione familiare, ma si trasmette ai figli un modello di coesistenza possibile.
Una testimonianza viva che l’amore — quello con la A maiuscola — non è solo nella coppia, ma anche nella qualità dei legami che la coppia sa custodire attorno a sé.
✏️ Cosa possiamo fare oggi?
Per le giovani coppie.
Chi è alle prese con l’arrivo di un figlio.
Per chi vive in mezzo a dinamiche familiari complesse, o accanto a una suocera che sembra “difficile”…
Ecco qualche spunto. Piccoli gesti, che possono cambiare il modo di stare insieme:
🔸 Fai un passo indietro, e uno di lato.
Osserva da dove vieni, prima di giudicare dove vuoi andare. Le origini non vanno negate: vanno comprese.
🔸 Prova a nominare le differenze.
Non per superarle a tutti i costi, ma per capirle. E magari accoglierle come parte del quadro.
🔸 Proteggi la tua relazione di coppia, ma senza costruire muri.
Puoi mettere confini, senza escludere. L’intimità non ha bisogno di isolamento, ma di verità.
🔸 E se sei una suocera, scegli di raccontarti.
Non imporsi. Raccontarsi, è un atto di fiducia: può ispirare più di mille consigli.
“Le storie familiari che ci raccontiamo in famiglia non servono solo a ricordare, ma a ritrovarsi.”
La Memoria Familiare come alleata
Scrivere questo articolo è stato un modo per fermarmi e riflettere su un ruolo che oggi sento mio: essere suocera.
Un ruolo nuovo, delicato, spesso frainteso.
E come ogni ruolo che riguarda la famiglia, merita ascolto, confronto, possibilità.
Mi sono accorta che tante coppie — soprattutto nei primi anni da genitori — si trovano a fare i conti con dinamiche sottili, faticose, a volte invisibili…
che affondano le radici nelle storie familiari, nelle aspettative, nei silenzi mai nominati.
In queste pieghe invisibili si gioca spesso la possibilità di costruire un’alleanza familiare più autentica, fatta di ascolto, riconoscimento reciproco e rispetto dei confini.
Nelle Biografie Pedagogiche che raccolgo con esperienzanarrata, spesso mi capita di incontrare storie “sospese” tra generazioni.
Storie di donne che non si sono mai dette nulla, ma che si sono portate dentro per anni.
Dare voce a quei legami, trasformarli in narrazione, è già un atto di cura.
Perché ogni storia che condividiamo può avvicinarci un po’ di più.
💬 E tu? Hai vissuto una relazione familiare complessa, oppure un legame che ti ha insegnato qualcosa?
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