Il Valore delle Fiabe che educano all’Immagine Creativa

Il Valore delle Fiabe che curano, Educazione all'Immagine: La Civetta.

Rosa Rita Formica ci accompagna nel mondo delle fiabe, tra creatività, memoria e immagini che educano. Una voce autentica che arriva dritta al cuore.

Ho conosciuto Rosa Rita Formica nel 2008, durante un incontro tra pedagogisti. Da allora è nata un’amicizia preziosa, che si è intrecciata nel tempo tra vita professionale e personale. In questi 17 anni abbiamo attraversato cambiamenti, evoluzioni, nuovi inizi. Ma, come dico spesso, siamo cresciute insieme: confrontandoci, sostenendoci, anche da punti di vista diversi. Abbiamo scelto di coltivare questa relazione con cura, rispetto e stima reciproca.

Con le Biografie Pedagogiche desidero dare voce a storie autentiche, capaci di lasciare un segno: racconti di vite vissute con intensità, che ispirano e aprono nuove prospettive. Pensare a Rosa Rita è stato naturale. Ho sempre ammirato il suo lavoro, la sua visione narrativa, il modo in cui trasforma la fiaba in un linguaggio educativo. Sono felice e grata di aver raccolto un frammento della sua esperienza, e di poterlo condividere oggi con rispetto e riconoscenza.

Il Valore delle Fiabe che curano Educazione all'Immagine. Le due Amiche
Il Valore delle Fiabe che curano Educazione allImmagine Amicizia e Pedagogia

Le Radici della Narrazione

Rosa Rita Formica: Oggi sono una donna di 58 anni. Sento di avere alle spalle un vissuto ricco, personale e professionale, un bagaglio che mi ha forgiata. Ma, allo stesso tempo, percepisco che quell’esperienza è lì, dietro di me: non nel senso che non conti più, anzi, ma come se fosse la base che sostiene il mio presente, mentre io mi apro con curiosità a tutto ciò che è nuovo, con lo sguardo di una bambina.

Sono un’adulta con delle consapevolezze, certo, ma anche con un desiderio – più che un tentativo – di tornare bambina. E quindi accolgo con entusiasmo questa tua proposta, che in parte abbiamo già condiviso in altri modi, ma che oggi vivo con una gioia diversa. Per me l’entusiasmo è davvero il motore: è ciò che mi muove.

Recuperare la creatività, lo spirito bambino, il contatto con la natura, la condivisione… sono questi gli elementi che oggi mi definiscono. Cerco sempre più di vivere in autenticità, di entrare in relazione vera con gli altri. Ma non è sempre facile. Per molto tempo ho cercato di mostrare solo la mia parte “a posto”, quella che funziona. Ora sto imparando, passo dopo passo, a portare anche le mie fragilità. Non è immediato, ma ci provo… perché ci credo.

L’Origine della Scrittura: Fiabe e Filastrocche come Voce Interiore

Rosa Rita Formica: Scrivere fiabe mi accompagna da sempre. Già da bambina mi venne naturale creare un piccolo libretto illustrato con le mie prime storie e disegni: lo conservo ancora oggi nel mio studio, e spesso lo mostro ai clienti quando propongo letture fiabesche. È un ritorno alle origini, al mio mondo parallelo.

Scrivere, da piccola, era il mio modo per evadere da un contesto familiare severo, com’era comune in quegli anni. Le fiabe erano lo spazio in cui potevo giocare, trasformare, respirare.

La narrazione è sempre stata una compagna, anche nel mio lavoro in ambito psichiatrico, dove ascoltare le storie delle persone era centrale. Una svolta importante è arrivata con la fiaba La Vecchia Igea e gli Amici del Bosco , scritta dopo la diagnosi di celiachia di mia figlia: è stata un modo affettivo e simbolico per affrontare insieme quella difficoltà. Da lì, la fiaba è diventata uno strumento anche nella mia genitorialità e, in seguito, nella mia professione educativa.

L’Ispirazione quotidiana: quando sono le Fiabe a trovare Te

Rosa Rita Formica: Hai toccato un tasto importante. Le fiabe non le cerco io: sono loro che trovano me. Arrivano nei momenti più impensati — quando sono immersa nella natura o, spesso, nel cuore della notte. Mi sveglio, prendo un taccuino e inizio a scrivere. Ormai mio marito lo sa: accendo la luce e annoto parole mentre tutto intorno è silenzioso. È come una connessione profonda con ciò che sto vivendo, con immagini che mi hanno colpita durante il giorno, con emozioni che mi attraversano o frammenti della mia storia.

Scrivo per intuizione: qualcosa si manifesta, e in pochissimo tempo la fiaba prende forma, quasi da sola. È un pensiero divergente che si accende all’improvviso, un messaggio che chiede di uscire.

Una fiaba del cuore

Una fiaba a cui sono particolarmente legata è L’Aquila del giorno e l’Aquila della notte. Racconta di due animali simbolici per me: l’aquila e la civetta, che vivono in due mondi diversi — la luce e il buio — e si incontrano nel momento del passaggio, quando la notte cede il passo al giorno. Questo incontro avviene all’alba, il momento più luminoso della giornata. Nella fiaba, l’aquila della notte lascia spazio all’aquila del giorno: è come un passaggio di consegne.

Il Valore delle Fiabe che curano Educazione all'Immagine l'Aquila del giorno e della notte
Aquila del giorno e della notte

Questa storia rappresenta profondamente il mio cammino personale: è il modo in cui ho imparato a riconoscere le mie ombre e a portarle in luce, senza rinnegarle. Non siamo solo luce o solo buio — entrambe le parti hanno un valore, e solo integrandole possiamo sentirci interi. Quei due uccelli, per me, raccontano l’essere umano nella sua totalità e la mia continua ricerca di equilibrio.

L’illustrazione di questa fiaba, realizzata da mia figlia quando partecipai a un concorso, è diventata il simbolo della mia pagina Facebook Fiabe e racconti. Educare alle immagini creative. La tengo nel mio studio, proprio davanti alla scrivania. È lì, ogni giorno, a ricordarmi chi sono.

Il Valore Pedagogico della Fiaba: un Ponte tra Mondi

Rosa Rita Formica: È una domanda complessa, ma provo a sintetizzare. Per me la fiaba è un ponte relazionale. Se un genitore riesce a leggerla — o addirittura a scriverla — e un bambino ad ascoltarla o idearla, si crea una connessione profonda tra generazioni, tra grande e piccolo, tra mondo interiore e realtà. È un movimento affettivo, un traghettamento con un grande valore educativo.

Entrare in una fiaba è come varcare la soglia di un bosco immaginario: non sai esattamente cosa troverai, ma qualcosa si muove, si scioglie. Le fiabe agiscono sui nodi interiori, su ciò che è rimasto inespresso, su ricordi lontani. E lo fanno con delicatezza, attraverso immagini e parole che toccano senza invadere.

Per questo, spesso nei miei percorsi con i genitori chiedo: qual è la vostra fiaba interiore? Quella che vi ha accompagnato da piccoli? E come la riscrivereste oggi? È un modo per riscoprire radici, appartenenza, fiducia. Ogni famiglia custodisce una narrazione preziosa.

Oggi, con gli albi illustrati, la forza della fiaba si amplifica: parola e immagine si intrecciano, diventando ancora più educative. Anche i Silent Book, senza testo, riescono a raccontare moltissimo. L’immagine educa la parola e la parola dà senso all’immagine.

Penso, ad esempio, alla fiaba La Vecchia Igea e gli Amici del Bosco realizzata da AIC Lombardia APS. Il suo valore non è solo nella scrittura, ma anche nelle illustrazioni di Linda Cudicio, psicologa e arte terapeuta. Insieme abbiamo dato vita a una storia che ha parlato al cuore di molte persone.

Le Fiabe come trasmissione di Memoria

Rosa Rita Formica: Uno dei valori che sento più forti nella fiaba — ma anche nella narrazione in generale — è la capacità di custodire e trasmettere memoria. Nei miei percorsi invito spesso i genitori a recuperare le fiabe della loro infanzia: racconti tramandati, storie familiari che hanno lasciato un’impronta profonda.

Come fai tu con le Biografie Pedagogiche, credo che ogni famiglia possieda un patrimonio narrativo prezioso, anche semplice, magari orale, ma capace di costruire appartenenza.

Rileggere, riscrivere o semplicemente ricordare quelle storie diventa un atto educativo e affettivo: unisce passato e presente, adulti e bambini, e ridà voce a ciò che ci ha formato. Le fiabe, in questo senso, parlano a ogni parte di noi, a ogni età.

Progetti in corso: Fiabe, Natura e Nuove pubblicazioni

Rosa Rita Formica: In questo momento sto dedicando molte energie a Casa Gemma, il mio progetto di accoglienza a Cividale del Friuli. Nei mesi estivi accompagno famiglie e bambini con letture, fiabe, e a volte li invito anche a inventarne una. Abbiamo una piccola biblioteca con testi per bambini e genitori, anche in più lingue. Qualcuno arriva con i propri libri da casa, e spesso bastano le immagini a raccontare.

A Casa Gemma c’è anche un personaggio simbolico: il Vecchio Nano Saggio. I bambini gli parlano, gli lasciano storie, lo coinvolgono nei loro giochi. È un modo semplice ma potente per alimentare la fantasia e sentirsi accolti.

Il Valore delle Fiabe che curano Educazione all'Immagine - gnomo del giardino
Il Vecchio Nano Saggio

Sto lavorando alla pubblicazione di Birba Bir, una fiaba molto personale. Racconta di una bambina con un fiocco in testa e una gonna a pieghe, che sogna però di “sporcarsi” nel fango delle pozzanghere. Ama profondamente la Natura, da cui impara ogni giorno. Birba è un personaggio libero, istintivo — ispirato in parte ai protagonisti dell’autrice svedese Astrid Lindgren, come Pippi Calzelunghe, Emil e Vacanze nell’isola dei gabbiani, che ho amato da bambina.

Accanto a questa storia, sto scrivendo Piccoli sassolini nel bosco: una guida poetica e pedagogica per vivere la natura con consapevolezza. Ogni “sassolino” è uno spunto per fermarsi, osservare, ascoltare. Il testo accompagnerà l’uscita di Birba Bir.

Non smetto mai di scrivere: alcune fiabe restano nel cassetto, ma so che prima o poi troveranno la loro strada.

Nuovi Linguaggi: la Scrittura oltre la carta

Rosa Rita Formica: Beh, sì… anche se mi definisco un po’ “boschiva”, un po’ ribelle. Chi mi conosce lo sa: amo i boschi e le storie raccontate a voce bassa, vicino al fuoco. Ma resto estremamente curiosa — ed è proprio la curiosità che continua a salvarmi.

Tutto quello che ho imparato sul digitale l’ho fatto da autodidatta. Quindi la risposta è: sì, perché no? Se trovassi una guida che mi accompagni, mi piacerebbe trasformare alcune fiabe in letture ad alta voce, podcast, magari anche piccoli video. Ogni linguaggio ha il suo valore e può diventare un modo nuovo per far arrivare le storie, per condividerle con altri cuori e altre menti.

E poi, come ti dicevo, ho 58 anni ma continuo a sentirmi bambina dentro. Finché c’è curiosità, non si invecchia mai.

Presenza Online: Autenticità, Ascolto e Semi di Bellezza

Rosa Rita Formica: Uso i social in modo spontaneo, soprattutto Instagram e un po’ LinkedIn. Mi hanno permesso di incontrare persone e storie che hanno arricchito il mio cammino. Ma non scrivo per insegnare: se pubblico un pensiero è perché in quel momento lo sto vivendo.

A volte qualcuno mi scrive: “Quella frase mi ha parlato”. E io rispondo: “L’ho scritta per me. Se ti ha toccato, forse stiamo attraversando qualcosa di simile”. Credo che la condivisione più autentica nasca così: senza forzature, con il solo desiderio di vicinanza.

Cerco di non pubblicare contenuti pesanti. Amo la natura, la luce, i piccoli dettagli che sanno custodire bellezza. Una foglia, un colore, un’ombra: sono questi i semi che lascio, giorno dopo giorno.

Se potessi lasciare un messaggio a chi mi incontra online direi: in ognuno di noi ci sono gemme preziose, a volte invisibili. Nulla è mai completamente conosciuto. Serve ascolto, pensiero divergente, voglia di scoperta. Perché ogni incontro, se vissuto con apertura, è sempre un dono reciproco.

Una frase e una Fiaba per chi legge

Rosa Rita Formica: In questo momento mi accompagnano due frasi che sento profondamente

Lascia andare ciò che vuole andare. Rimani con ciò che rimane.

Oltre i torti e le ragioni, ritroviamoci al di là.

Parlano di accoglienza, di presenza, di possibilità. Sono piccoli fari che mi guidano quando tutto sembra confuso.

Per me, la scrittura è sempre uno scambio. Ogni fiaba che nasce porta con sé un seme. E se trova accoglienza, può germogliare nel cuore di chi legge.

Scrivere fiabe resta, ancora oggi,

il mio modo giocoso e profondo per abitare il mondo.

Alcune Pubblicazioni Fiabe Rosa Rita Formica

Il Valore delle Fiabe che curano, Educazione all'Immagine Filastrocche Pollicine
<a href="https://www.edida.net/filastrocche-pollicine/" title="">Filastrocche Pollicine</a>
Il Valore delle Fiabe che curano Educazione all'Immagine La vecchia Igea
La vecchia Igea e gli amici del Bosco
Il Valore delle Fiabe che curano Educazione all'Immagine Un Computer dal cuore Saggio
<a href="https://www.amazon.it/computer-dal-cuore-saggio/dp/8868682915" title="">Un Computer dal cuore Saggio</a>

Biografie Pedagogiche: ascoltarsi, rileggersi, ritrovarsi

Al termine dell’intervista, Rosa Rita ha pronunciato una frase che racchiude il senso più profondo di questo scambio:

“Sono interviste che permettono di focalizzare un po’ dove sei. Parli a ruota libera, ma qualcosa si chiarisce, qualcosa di vero emerge.”


Ed è proprio questo l’obiettivo delle Biografie Pedagogiche: offrire uno spazio per fermarsi, raccontarsi, ascoltarsi mentre si parla… e poi rileggersi con occhi nuovi.

Quando pubblicate, queste interviste possono ispirare altre persone. Ma possono anche diventare un percorso privato e riservato, in cui la pedagogista accoglie il tuo racconto, lo trascrive, e te lo restituisce sotto forma di un testo scritto. Una volta riletto insieme, quel testo apre la strada a nuove consapevolezze, intrecci di senso e direzioni possibili.

📌 Se senti che è il momento giusto per raccontare un tuo passaggio di vita, puoi prenotare un incontro con me nell’area appuntamenti del sito oppure cliccando qui:

👉 Perché raccontarsi non è solo ricordare: è anche ritrovarsi.

Prevenire con cura, supportare con passione.


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