Lavoro Biografico e Valorizzazione delle Memorie
Il mio lavoro come Biografa Pedagogica si rivolge alle Famiglie interessate a valorizzare la storia dei loro genitori e nonni. Le Biografie Pedagogiche sono Percorsi di Cura basati sulla “Verità Narrativa” della Persona, che riportano le memorie ad un nuovo Valore.
Metodo Biografico e Ricerca Educativa
Questo Metodo Biografico proposto dal Prof. Duccio Demetrio è stato oggetto nella mia tesi di Laurea in Consulenza Pedagogica e Ricerca Educativa intitolata:
L’Architettura della Mente: Costruzione di un Percorso Narrativo e di Apprendimento Significativo in un caso di Alzheimer.
Durante la mia ricerca presso il Centro Diurno Terapeutico “Filo d’Arianna” di pro Senectute, a Balerna (CH) ho raccolto memorie familiari di anziani malati di Alzheimer.
Questa esperienza ha evidenziato l’importanza di salvaguardare e incentivare le memorie familiari con il supporto delle Famiglie e Caregiver, come forma di terapia e valorizzazione del passato.
Importanza della Narrazione Familiare
La Memoria è una componente essenziale dell’Identità personale e collettiva. In ambito Pedagogico, essa si configura come strumento di Costruzione del Sé e di Trasmissione Culturale.
La Famiglia, come nucleo primario di socializzazione, gioca un ruolo fondamentale nella formazione della memoria individuale e collettiva.
Comprendere e Valorizzare le Narrazioni Familiari è cruciale per riconoscere e dare Valore ai Legami Intergenerazionali e al Patrimonio di Esperienze Vissute.
La Narrazione come Strumento di Cura e Apprendimento
Il Prof. Telmo Pievani, mio mentore durante il percorso universitario, mi ha permesso di sviluppare autonomamente tematiche legate alla Narrazione e Riflessività.
Nella mia tesi di Laurea Triennale in Scienze dell’Educazione dal titolo:
I Significati della Narrazione e della Riflessività nelle Diagnosi
ho esplorato la narrazione delle Diagnosi dei Malati Oncologici, sottolineando la relazione tra il Paziente e la Figura Sanitaria.
Queste esperienze universitarie hanno consolidato in me una predisposizione all’Ascolto, alla Cura delle Persone, riportandole alla consapevolezza di possedere un nuovo Valore.
Biografie Pedagogiche: Intuizione Trasformativa
Le Biografie Pedagogiche nascono da un’intuizione durante il corso “Tecniche e Teorie Autobiografiche” dove ci veniva chiesto di raccogliere una Biografia, su una persona di nostra scelta.
Ho iniziato con mia madre, superando le difficoltà legate al suo recente stato di vedovanza e alla sua reticenza a raccontarsi.
Con mia incredulità, accolse questa esperienza predisponendosi in modo attivo e propositivo.
La sfida come Ricercatrice-Biografa era ancora più allettante, e mi ha permesso di raccogliere le memorie familiari.
Nell’esecuzione mi accorsi, quasi subito, che il lavoro si stava trasformando anche in un valido strumento terapeutico per superare il lutto e per sollecitare in lei una autoriflessione e valorizzazione del suo vissuto.
Questo lavoro le ha permesso, di esternare quella rabbia repressa sulla perdita di un così grande amore.
Immagino, comunque avesse il bisogno di parlare del suo vissuto, per intraprendere “un cammino verso di Sé”, un viaggio nel corso del quale poteva esplorare e ricostruire l’itinerario, gli avvenimenti che le avevano permesso di comprendere il suo orientamento, di rimembrare i suoi sogni, di raccontare le sue cicatrici, di descrivere i suoi atteggiamenti interiori e i suoi comportamenti.
Raccontarsi in una Biografia Pedagogica è stato un passaggio, un accompagnamento, ma l’obiettivo è stato quello di vederla autonomamente riprendere “le redini” delle sue capacità cognitive ed emotive e vederle espresse in modo autobiografico, nella scrittura.
Metodo Biografico e Verità narrativa
Il Metodo Biografico implica un atteggiamento rispettoso verso
Chi si narra e a ciò che si Ascolta.
Ci viene donata, una storia, la vita dell’Altra Persona.
Il Metodo Biografico è un Progetto Pedagogico, “Un Cammino Verso di Sé”, alla ricerca delle memorie personali e familiari.
Gli obiettivi del Metodo Biografico sono:
sensibilizzare le future generazioni all’incontro con il patrimonio delle storie di vita dei predecessori
salvaguardare il benessere del narratore o narratrice, dando Valore alla Persona.
Dalla Biografia di mia madre, partì l’idea di posizionare il mio sguardo come Ricercatrice-Biografa che non cerca la “verità storica”, la cosiddetta “verità oggettiva” ma piuttosto quella che molti studiosi chiamano la “Verità Narrativa”.
La Verità Narrativa è quel sapere condiviso, personale, sociale, familiare che si modifica nel tempo, circolando di bocca in bocca e che, per millenni, ha rappresentato il requisito fondamentale per la trasmissione culturale
Stabilito che avrei sviluppato questo metodo nella mia tesi, mi domandai in che campo potessi trovare un interesse di ricerca che mi permettesse di mettere in gioco “la memoria” sia sotto l’aspetto “nuerofisiologico-evolutivo” che sotto quello puramente “narrativo”, e quindi ” biografico”, cioè, la raccolta di storie di persone anziane malate di Alzheimer.
Un buon rapporto con i nostri ricordi e con quelli degli Altri ci rende Persone capaci di guardare al passato con affetto e curiosità, costruendo un futuro migliore.
Esperienzanarrata: Un Progetto Pedagogico
Nel 2010, ho vissuto un’esperienza significativa collaborando con la Fondazione Bellora – Onlus di Gallarate (VA).
In quel contesto ho sviluppato un Progetto Pedagogico finalizzato al recupero della memoria ed alla riduzione del disagio psicologico degli ospiti della Fondazione, dimostrando l’importanza delle Biografie Pedagogiche come strumento di cura e valorizzazione delle memorie familiari.
Per ulteriori approfondimenti e articoli su questo argomento, vi invito a seguire il Blog Esperienzanarrata, dove continuerò a esplorare e condividere i percorsi delle Biografie Pedagogiche
Biografie Pedagogiche vissute e scritte insieme ai protagonisti narranti:
- Luigina, figlia, moglie, mamma: una donna tenace (2007, Balerna – CH)
- Storia di Donna Lucinda ”una presenza” fra molte (2007, Balerna – CH)
- Bruno e la “Canterina Ticinese” (2007, Balerna – CH)
- Angela ”Piccola, come un acino d’uva” (2010, Gallarate – VA)
- Gina “La paisanella” (2010, Gallarate – VA)
- Liliana “Una vita costruita sulla solidità di principi come la fedeltà, l’umiltà e l’onestà d’animo” (2011, Gallarate – VA)
- Da “Scugnizzo” a “Cittadino del Mondo” (2015, Oggiona Santo Stefano – VA)
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